Una volta individuato le variabili marginali è utile mettere a confronto il modello matematico con un caso reale. Immaginate, quindi, di voler calcolare, ad esempio, quante probabilità esistono che un giorno, facendo una passeggiata, si venga colpiti all'improvviso da un fulmine. È importante tenere in considerazione la variabile casuale delle condizioni climatiche (bel tempo, cattivo tempo e rischio fulmini pericolosi) e quante possibilità ci sono che il fulmine colpisca proprio voi e non una zona limitrofa. A questo punto abbiamo da una parte la variabile A, ossia le condizioni climatiche, e dall'altra parte la variabile C, ossia le possibilità di essere colpiti o meno.