Nella situazione presentata dall'esempio si può rilevare la presenza di ambedue le forze centrifuga e centripeta: la prima viene percepita dal pilota dell'automobile, il quale, trovandosi all'interno di un sistema non inerziale (poiché viaggia insieme all'automobile pur restando fermo), si sente spinto verso l'esterno; la seconda, invece, risulta evidente agli occhi di un pedone, il quale, in quanto persona esterna all'automobile e trovandosi all'interno di un sistema inerziale, osserva in che modo la forza centripeta spinga l'automobile verso il centro di curvatura. Dopo questa premessa parliamo ora dell'accelerazione centrifuga. Come detto, per quanto riguarda lo studio del moto circolare uniforme si deve far riferimento a due tipi di forze: la forza centrifuga e la forza centripeta; ambedue, durante il moto circolatorio nel quale sono coinvolte, presentano un'accelerazione che, rispettivamente, prende il nome di accelerazione centrifuga e accelerazione centripeta.