Come applicare il metodo di Ritter
Introduzione
Quando si rivela necessario effettuare il calcolo di una travatura reticolare isostatica, possiamo ricorrere al metodo relativo alle sezioni di Ritter. Si tratta sostanzialmente di un teorema analitico che ci consente di determinare l'entità dello sforzo in un'asta o trave di qualsiasi tipo. Ciò avviene nel momento in cui non occorre conoscere gli sforzi delle altre aste.
In questa guida, con pochi e semplici passaggi, cercherò di spiegarvi in modo chiaro come applicare il cosiddetto "Metodo Ritter". Il procedimento non è molto semplice, ma possiamo farcela lo stesso.
Occorrente
- Strutture reticolari
- Conoscenza del metodo di Ritter
Il primo step da mettere in atto, nell'applicare il metodo di Ritter, consiste nel verificare che la struttura sia isostatica. In caso contrario, non possiamo avvalerci di questa modalità di calcolo. Inoltre, abbiamo l'opportunità di individuare le reazioni vincolari esterne. Possiamo calcolare queste ultime con l'equilibrio alla traslazione verticale. In più, ci è possibile usare la simmetria della struttura e del carico.
Quando abbiamo dinanzi una struttura simmetrica e caricata simmetricamente, in automatico anche le reazioni vincolari sono simmetriche.
Calcolando le reazioni vincolari, metteremo in evidenza le azioni di contatto, ovvero gli sforzi normali nelle aste, dopodiché effettueremo un taglio virtuale della struttura in due parti tramite una sezione di Ritter. Per "sezione di Ritter" si intende un elemento che divide in due parti ben distinte una struttura. In pratica si applica un taglio a tre aste non convergenti nello stesso nodo.
Successivamente andiamo a dividere idealmente la travatura in due parti separandole con una sezione. Ricordiamo che tutte le aste risultanti dal taglio della sezione dovranno convergere in un unico punto, tranne quella di cui vogliamo determinare lo sforzo.
Dopo aver individuato la sezione che soddisfa queste richieste, possiamo proseguire. Scegliamo il troncone in cui si applica un minor numero di forze esterne.
Scriviamo ora la rotazione d'equilibrio alla rotazione del troncone rispetto ad un punto "O", nel quale convergono le aste tagliate. A tal proposito ci torna utile un'equazione ad un'incognita.
Qui dovremo determinare lo sforzo dell'asta dal momento che quello delle altre risulta essere nullo a causa del loro passaggio nel punto "O". In tale equazione, compare una sola incognita, cioè lo sforzo dell'asta da determinare, in quanto quello delle altre aste è nullo, poiché passano per quel punto.
Lo sforzo che dobbiamo calcolare si identifica nell'incognita "Y". Volendo, possiamo determinare anche gli altri sforzi, che identificheremo con le lettere "X" e "Z". Solitamente i segni che otteniamo sono tutti positivi. Dunque possiamo dedurre che quando le aste ricevono un taglio dalla sezione di Ritter e sono tutte quante parallele, ci servirà l'equazione in direzione perpendicolare per trovare lo sforzo "Y".
Guarda il video
Consigli
- Consultate il manuale di ingegneria oer chiarire ogni dubbio circa il metodo di Ritter.
- Se incontrate difficoltà nel calcolare le sezioni, osservate qualche esercizio svolto.