Come andare d'accordo con il compagno di banco
Introduzione
La tranquilla "convivenza" con il proprio compagno di banco è essenziale per trascorrere in serenità la giornata scolastica e per renderla fruttuosa al massimo. La serenità nel proprio banco permette allo scolaro di concentrarsi e anche di rilassarsi e divertirsi, quando ciò è consentito, e, dall'altra parte, consente all'insegnante di compiere al meglio il proprio lavoro.Il compagno di banco deve essere un vero e proprio alleato oltre che un amico, su cui contare in caso di necessità (chi non vorrebbe accanto il migliore della classe che ci permette di copiare e ci aiuta quando non capiamo qualcosa?) e con cui sapersi divertire. Se il problema è quasi nullo per i ragazzi più grandi, che solitamente si scelgono il proprio compagno di banco tra i propri amici, a meno che poi l'insegnante, per punizione, non operi degli spostamenti in classe, il discorso varia per i più piccoli, che sono sistemati nei banchi su iniziativa e secondo precise disposizioni delle maestre e che, pertanto, devono "accettare" il compagno che gli viene posto accanto. In ogni caso occorre sempre rispettare ed essere felici di chi abbiamo vicino, poiché il più delle volte gli spostamenti operati soprattutto per i più piccoli permettono a questi ultimi di socializzare. Vediamo, dunque, insieme come è possibile andare d'accordo con il proprio compagno di banco.
Socializzare
Il primo passo per una tranquilla convivenza è sicuramente quella di stringere amicizia, cosa facilissima soprattutto per i più piccoli che nella maggior parte dei casi sono portati per natura a socializzare. Occorre, pertanto, superare ogni timidezza, sia essa propria che del compagno, e parlare con l'altro, per sondarne i gusti e gli interessi, oltre naturalmente a presentarsi e parlare dei propri. Molto spesso accade, infatti, che chi ci appare antipatico, in verità sia soltanto molto timido ed una volta abbattuta questa ideale barriera, il soggetto si riveli poi gradevolissimo e molto spesso vicino per interessi, che nel caso dei più piccoli finiscono il più delle volte per coincidere (ad esempio uno sport per i maschietti o un cartone animato per le femminucce). A questo punto il gioco è fatto, trovato il punto d'incontro ogni cosa verrà da sé e sarà piacevolissimo trascorrere la giornata con chi condivide le nostre stesse passioni.
Non imporsi
Un'altra regola che bisogna rispettare per andare d'accordo con il proprio compagno di banco è quella di non imporsi per forza. Il voler imporsi anche con prepotenza è un carattere tipico dei bambini, e non solo, ed è comprensibile, soprattutto in un ambiente nuovo come può essere la scuola, all'interno del quale si vuole affermare la propria personalità. Tuttavia ciò non deve comportare il soffocamento e la mortificazione degli altri. Non si può per forza e sempre avere ragione. Non si può fare sempre ciò che si dice. Occorre anche ascoltare gli altri, adattarsi quando è possibile, capire ed accettare le opinioni diverse ed anche in questo caso, mediante questo "sacrificio" ideale, che sarà sicuramente ben accetto dall'altra parte, sarà possibile giungere ad un punto di incontro e di reciproca comprensione che porterà ad una serena convivenza.
Condividere
Da ultimo occorre condividere. Qualsiasi cosa, dalla gomma alla penna alla merenda. Ciò che è mio può essere adoperato, se vi è necessità, anche da un altro, al quale dobbiamo offrire ciò che è nostro con gioia e gentilezza, e non semplicemente per imposizione (perché magari ce lo ha detto la maestra). In questo modo il nostro compagno saprà che in caso di bisogno potrà contare su di noi che ci siamo sempre manifestati disponibili e comprensivi ed a sua volta verrà naturale in lui comportarsi allo stesso modo. Ricordatevi che accanto a voi c'è un amico e che state trascorrendo accanto gli anni più belli della vostra esistenza. Trascorrerli in serenità vi renderà partecipi di ricordi comuni indimenticabili, di cui magari in un domani riparlerete insieme.