Come analizzare "La Madre" di Giuseppe Ungaretti
Introduzione
"La madre" è una bellissima poesia scritta nel 1930 e, contenuta all'interno della raccolta "Sentimento nel tempo" di Giuseppe Ungaretti, compresi i modi de "L'Allegria", volti alla ricerca della poesia "pura", concentrata in improvvise folgorazioni, e con il recupero dei versi tradizionali, specialmente l'endecasillabo e il settenario, cari al "suo" Leopardi. Si apre al colloquio con gli uomini e ai temi di più vasta umanità. Risulta interessante analizzare e confrontare l'opera con i testi analoghi di Montale (A Mia madre) e di Saba (Preghiera alla madre), entrambi scritte secondo una prospettiva laica e terrena.
Nella poesia Ungaretti affronta il tema della propria morte ed immagina che, il giorno in cui si troverà davanti a Dio non sara' solo ma avrà accanto la sua mamma. Attraverso l'esaustiva guida che segue scoprirete come analizzare " La Madre" di Giuseppe Ungaretti.
Occorrente
- amore per la poesia
Come il poeta unisce il passato e il futuro
Scritta in occasione della morte della madre nel 1930, il forte dolore spinge il poeta a riflettere sulla propria stessa morte, segnata dal ricongiungimento con l'adorata madre. Il testo unisce il passato ed il futuro del poeta, il mondo terreno e quello dell'eternità cominciando con la congiunzione copulativa "e", quasi a indicare la continuazione di un discorso iniziato tra sé e sé. Nei versi il poeta sottolinea il bisogno che sente, di protezione da parte della madre e, sa che sicuramente avrà bisogno di essere condotto per mano anche dopo la morte, come la madre era solita fare quando lui era bambino.
Come traspare la concezione religiosa
La madre con la quale esso si ricongiungerà rappresenterà la condizione di innocenza che sarà resa possibile dal perdono divino, per il quale la madre intercederà. Questo estremo gesto di amore verso il figlio verrà associato, nella prospettiva presente in questo testo, ad un atteggiamento severo, entro il quale la dimensione degli affetti è subordinata alla sfera dei valori morali. È un testo da cui traspare la concezione religiosa di Ungaretti, convinto che la morte coincide con il confronto nell'aldilà con Dio e, dunque con la possibilità di raggiungere la condizione di innocenza da lui auspicata.
Come viene affrontato il rapporto tra madre e figlio
Ungaretti afferma che "solo quando Egli, mi avrà perdonato, liberata dall'ansietà per la mia salvezza, ti verrà il desiderio di guardarmi" rivolgendosi alla madre. "Ricorderai di avermi tanto atteso e finalmente avrai negli occhi una luce di sollievo, di gioia e di amore". In questo componimento il rapporto tra madre e figlio, ed il tema della morte, sono affrontati secondo una prospettiva strettamente religiosa, come l'accenno al "darsi la mano" o al "rapido sospiro", sono inseriti all'interno di una prospettiva tutta spiritualizzata e religiosa.
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Consigli
- analizzare la poesia in un contesto tranquillo