Introduzione
In molti Corsi di Laurea, all'interno del sitema universitario italiano, c'è la possibilità, se non l'obbligo, di affrontare un tirocinio formativo. Il tirocinio non è nient'altro che l'opportunità di svolgere un certo numero di ore all'interno di una determinata struttura in modo che ogni laureando possa avere un primo contatto con il mondo del lavoro, capirne le dinamiche e i meccanismi. Si tratta quindi di una vera e propria opportunità per mettere in pratica buona parte delle conoscenze che sono state affrontate e acquisite durante il proprio corso di studi. Ecco quindi una serie di consigli su come affrontare un tirocinio.
Scelta della destinazione
Nel momento in cui si ha intenzione di affrontare un tirocinio la prima cosa da fare è sempre quella di scegliere l'azienda o l'ente in cui si ha intenzione di svolgerlo. Naturalmente la tipologia di destinazione deve essere sempre, in qualche modo, legata alle materie oggetto del corso di studi, oltre che essere di proprio interesse. In genere all'interno dei portali dedicati agli studenti di ogni Università è presente un'apposita sezione contenente tutte le strutture convenzionate con l'Ateneo di appartenenza. In alcuni casi è però possibile, avendo cura di pensarci per tempo, far convenzionare un'azienda di propria scelta con l'Università in modo da potervi svolgere il tirocinio formativo, ovviamente a seguito del benestare di entrambe le parti interessate.
Modulistica
Svolgere un tirocinio è un'operazione che, oltre la forza di volontà, spesso richiede molta pazienza vista l'enorme quantità di documenti con cui si ha a che fare. Ogni Università ha una propria serie di moduli da compilare con molta cura, in alcuni casi può anche essere richieste una lettera in cui il candidato tirocinante presenti gli obiettivi del tirocinio formativo e i risultati che si aspetta di ottenere. Spesso inoltre, al termine dell'esperienza, si richiede una relazione finale. Alcune strutture infine, specie se oggetto di molte domande di tirocinio, possono richiedere una lettera motivazionale o sottoporre il candidato ad un colloquio.
Chiedere sempre
Una volta terminate le pratiche e iniziata l'attività di tirocinio una delle prime sensazioni, nella maggior parte dei casi, è quella di totale spaesamento poiché non si sa bene cosa fare né come farlo. In questi casi una soluzione può essere quella di rivolgersi al personale della struttura e in particolare coloro che si ritiene essere i più competenti. Se possibile è opportuno trovare una persona di riferimento che possa aiutare nei momenti di indecisione.
Essere propositivi
Bisogna però sempre ricordare che il tirocinio formativo è comunque, oltre che un'opportunità di apprendimento, anche un'occasione per mettersi in gioco e acquisire nuove capacità, quindi una caratterisitica che non deve mai mancare in buon tirocinante è la voglia di fare e di essere quanto più propositivo possibile.