Come affettare un tessuto al criostato
Introduzione
Il microtomo criostato è uno strumento che seziona i tessuti. In particolare serve per ricavare diverse sezioni dai loro campioni. Si presenta all'interno di una camera criostatica. Con il suo meccanismo si rende il tessuto particolarmente rigido, grazie alle basse temperature nell'area. Con questo specifico trattamento si ottiene la corretta consistenza per poter effettuare le sezioni dei campioni. Contestualmente l'utilizzo di tale tecnica evita ogni eventuale intervento chimico. Il criostato si usa anche in ambito biologico ed in quello istologico. In quest'ultimo caso esso serve per sezionare, insieme al microtomo, un campione di tessuto vegetale o animale. A tal fine scopriremo, nei prossimi passi, come affettare un tessuto al criostato.
Occorrente
- Campione di tessuto; microtomo criostato.
Per affettare un tessuto al criostato, è necessario fissare il tessuto. I campioni si congelano adoperando azoto liquido e isopentano. Si riempie un recipiente con l'isopentano e lo si raffredda immergendolo nell'azoto liquido. Successivamente bisogna attendere che l'isopentano si raffreddi. Per sapere quando ha raggiunto la giusta temperatura, dovremo monitorarne il colore. Quando apparirà biancastro e filamentoso, porremo il campione di tessuto su un supporto metallico contenente una goccia di un mezzo di montaggio, come l'OCT.
L'OCT consiste in una soluzione acquosa di alcool polivinilico e polietilenglicole. Si tratta di una sostanza che consente l'aderenza del campione al supporto. Inoltre favorisce anche l'azione di taglio. Utilizzando delle pinze, si immerge il supporto metallico nell'isopentano freddo per un tempo di circa 30 secondi. Durante questa fase bisogna fare molta attenzione a non far cadere il supporto. A questo punto si immerge il campione di tessuto in azoto liquido e lo si conserva a una temperatura di 80°C. Avendo fissato il tessuto, lo si potrà affettare con il microtomo criostato. Tramite il suo utilizzo, è possibile ottenere delle sezioni di tessuto anche di 5 millimetri di spessore.
La camera refrigerata internamente è ben visibile, per la sua luce. Inoltre il suo sportello permette di mantenere costante la temperatura interna. Con il microtomo criostato è possibile adoperare lame fisse o monouso. È consigliabile conservare sia le lame che i pennelli all'interno della camera refrigerata. In questo modo, non si dovrà attendere inutilmente il loro raffreddamento. Una volta montato il supportino nel suo alloggio, si può procedere ad affettare il campione di tessuto. Ottenute le sezioni, si distendono con l'aiuto di un pennellino sottile.
Successivamente si appoggia il vetrino portaoggetti alla sezione e, grazie alla differenza di temperatura, la sezione aderirà immediatamente al vetrino. Mantenendo una temperatura di 4°C, è possibile conservare le sezioni a fino ad un mese. Sebbene sia sicuramente consigliabile utilizzarle il prima possibile. La rapidità di congelamento e la bassa temperatura non provocano danni né alle strutture antigeniche, né alla loro architettura. Pertanto, adoperare questa tecnica quando si vogliono effettuare indagini di natura istochimica, è la migliore opzione. https://cuore.lngs.infn.it/it/informazioni/criostato.
Guarda il video
Consigli
- E' preferibile usare la tecnica del microtomo criostato ove occorra avere, in tempi brevi, dei risultati nell'analisi di un campione di tessuto.