Carlo Goldoni: vita e opere
Introduzione
Carlo Goldoni: vita e opere. Un affascinante viaggio alla scoperta di uno dei principali scrittori e commediografi della letteratura italiana del Settecento. Reso celebre dal teatro e dalla copiosa produzione di commedie, ha girato il Mondo con la sua vena creativa. Le sue opere teatrali ricche di significato, umorismo e raffinatezza ancora oggi vengono studiate e apprezzate da studiosi e semplici amanti della letteratura. Goldoni è una tappa obbligata di conoscenza e di riflessione per tutti gli studenti delle Scuole Superiori che analizzano, ogni anno, l'artista in profondità. Di seguito i fatti più salienti della sua vita, dedicando particolare attenzione alle sue opere e all'importanza che ha avuto la sua figura nel settore del teatro italiano ed internazionale.
La vita
Carlo Goldoni nacque a Venezia nel 1707. Era figlio di un medico, Giulio e di Margherita Savioni, con i quali si trasferì a Perugia per permettere al padre d'esercitare la professione; poco dopo, però, fu costretto a tornare a casa. Si narra che sin dall'infanzia era attratto dal teatro ed aveva già improvvisato, in tenera età, un teatro di burattini su un palco improvvisato. Finì gli studi nel 1731, dopo la morte del padre, e si stabilì definitivamente a Venezia dove cominciò a lavorare con le compagnie teatrali del posto. Durante uno dei suoi viaggi, con il Capo comico Giuseppe Imer, conobbe quella che sarà sua moglie, Nicoletta Conio. Nel 1762, dopo una serie di successi ottenuti in Italia, si presentò la grande occasione per il commediografo, essendo chiamato a lavorare a Parigi alla corte di Luigi XV. Insegnò l'italiano alla famiglia reale, ma la sua vita francese fu in seguito sconvolta dalla Rivoluzione, che lo costrinse, vista la sua vicinanza alla famiglia del Re, ad una vecchiaia in miseria e senza lode.
Teatro italiano
La figura di Goldoni segnò una svolta per il teatro italiano; le sue opere tentavano di staccarsi da quella che era definita la Commedia dell'arte, Commedia Italiana, che prevedeva la totale assenza di un copione scritto, ma si basava sull'improvvisazione degli attori che dovevano seguire solamente una sorta di trama o canovaccio. I cambiamenti che apportò lo scrittore veneziano sono confluiti nella celebre "Riforma Goldoniana": il termine dell'improvvisazione semplice e, spesso, troppo manifesta a favore di una programmazione seria ed attenta delle battute, dei personaggi (minuziosamente tratteggiati) e degli ambienti. La riforma prevedeva un copione scritto per ogni attore, l'abbandono delle maschere e delle storie surreali con uno sviluppo della trama più realistico e vicino alla media borghesia veneziana, con utilizzo anche di espressioni dialettali per dare un contorno più vero alle sue storie. Goldoni elimina dalle scene le battute scontate e scurrili, popolari, gli insulti per un gioco della narrazione più sottile e frizzante.
Le opere
Tra le opere più famose si ricorda innanzitutto "La Locandiera", con protagonista Mirandolina, che è uno dei personaggi più famosi della letteratura: essa gestisce un locale frequentato da molti avventori che le fanno delle avances, più o meno esplicite. Lei, in parte, appoggia i suoi estimatori, ma dall'altra è ben attenta ai suoi affari e alla salvaguardia della sua dignità. Lo stile narrativo e il disegno dei caratteri fanno si che l'opera sia l'emblema della sua Riforma. Altre opere sono la "Bottega del caffè", "La Finta ammalata" che compongono quello che è definito il Teatro comico; degne di nota sono anche "La casa nova", i "Rusteghi", e il "Ventaglio" ambientate per la maggior parte a Venezia. Da non trascurare, infine, le difficoltà incontrate dall'artista nel sostentarsi con le sue opere: ha dovuto, in alcuni momenti della sua vita, comporre dietro compenso per dei signorotti locali che organizzavano feste e serate; dividersi tra l'attività teatrale alla sera e quella di avvocato di giorno; cercare sempre nuove collaborazioni ed amicizie, senza trascurare i debiti accumulati per partorire opere che, fortunatamente, ancora oggi sono un patrimonio inestimabile della commedia tutta italiana.