Capacità idrica di campo: cos'è
Introduzione
Prima di capire che cos'è la capacità idrica di campo è bene sapere le diverse forme in cui l'acqua si presenta nel suolo. Infatti, si può manifestare nel suolo nelle seguenti soluzioni: gassosa (vapore acqueo), solida (ghiaccio) e ovviamente liquida. Quest'ultima può essere definita soluzione circolante (acqua più sali minerali) e non è mai pura poiché contiene numerose sostanze che vengono influenzate da numerosi fenomeni naturali e non (pioggia, assorbimento da parte di piante, intervento umano, ecc..)
Definizione
L'acqua, che tende normalmente a riempire i punti vuoti del terreno, può essere trattenuta da forze diverse, le quali possono impedire alle piante di nutrirsi adeguatamente. Quando le piante sono in buone condizioni di nutrizione idrica vuol dire che il terreno è alla capacità di campo. Grazie ad essa i micro-pori del suolo trattengono l'acqua utilizzando una forza debole di modo che le piante non necessitino di un lavoro gravoso, ma possano assorbirla facilmente. Definita anche capacità di ritenuta idrica (CIC), rappresenta una delle costanti idrologiche più importanti nel settore agronomico. Essa, infatti circoscrive il livello di umidità ideale che deve essere ripristinato per impedire che le piante mostrino stati di sofferenza dovuti a mancanza o eccesso d'acqua.
Il PA e la CIM
Quando vi è mancanza d'acqua (un avvenimento ritenuto ordinario) significa che le piante dovranno attingere dalla riserva idrica immagazzinata nel terreno, compiendo via via uno sforzo maggiore fino a rischiare di raggiungere il punto di appassimento. Il punto di appassimento (PA) corrisponde allo stato idrico del suolo nel quale l? acqua presente viene trattenuta dalle particelle del suolo con una forza tale che le piante non possono assorbirla e quindi appassiscono.
Potrebbe suonare strano, ma nemmeno l'eccesso di umidità è auspicabile. Difatti, non solo l'acqua viene persa nel suolo, causando quindi uno spreco di risorse idriche, ma raggiungendo la capacità idrica massima (CIM) attraverso la saturazione di micro e macro-pori (addetti all'ossigenazione), si rischia di far soffrire le piante di mancanza d'aria facendole così andare incontro ad asfissia.
Il potenziale idrico
Il potenziale idrico, che viene espresso in bar o atm, calcola il lavoro che le piante debbono compiere per estrarre l'acqua dal terreno. A seconda del potenziale assunto l'acqua del suolo può essere classificata come:
1) libera: con potenziale tra 0 e ?0.3 bar che corrispondono rispettivamente allo stato dell?acqua in un suolo completamente saturo ed alla capacità di campo
2) capillare: con potenziale tra ?0.3 e ?31 bar, quando vi è troppa umidità sia nel terreno che nell'atmosfera
3) disponibile: acqua che può essere utilizzata dalle piante e sta tra la capacità di campo e il punto di appassimento.
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