Caio Giulio Cesare ritornò a Roma e gli furono attribuite una serie di magistrature repubblicane; godeva della tribunicia potestas a vita, per cui la sua persona era sacra e inviolabile; gli fu attribuito l?incarico di comandante supremo di tutti gli eserciti. Egli durante il suo governo si mostrò molto giusto, probo e interessato ai problemi delle classi minori. Riformò il Senato, aumentandone il numero di 100 unità, così come accrebbero il numero dei pretori e dei questori. Intervenne a favore dei sudditi delle provincie concedendo la cittadinanza romana ai popoli della Gallia Cisalpina. Rifiutò la corona di re offertagli da Marco Antonio per dimostrare la sua fedeltà alla Repubblica romana. Cesare venne assassinato il 15 marzo del 44 a. C., mentre stava organizzando una nuova campagna militare in Oriente, con 33 coltellate da un gruppo di senatori capeggiati da Bruto e Cassio. Da questo momento per Roma iniziò un lungo periodo di confusione politica.