Breve storia della rivoluzione russa
Introduzione
La storia è una delle materie maggiormente importanti da studiare in quanto ci permette di avere una conoscenza del passato, facendo in modo di capire come siamo arrivati fino ai giorni nostri, però anche per conoscere quali sono stati gli errori fatti in passato, in modo da evitare di commetterli ancora. In tale tutorial, vedremo nei particolari la storia della rivoluzione russa in breve. Facendo in questo modo avrete un riassunto di tale parte della storia, andando poi ad approfondire le vicende che ci interessano maggiormente. Buona lettura e buono studio!
La prima rivoluzione nel 1905 è stata conosciuta dalla Russia
La prima rivoluzione nel 1905 è stata conosciuta dalla Russia, mediante sommesse, scioperi, stragi, come la "domenica di sangue" a San Pietroburgo, che avevano indotto lo zar ad emanare brevemente una costituzione, concedendo un parlamento elettivo, chiamato Duma.
Sotto la pressione delle asprezze della prima guerra mondiale, nel 1917, la storia vide una seconda rivoluzione russa. Essa scoppiò il 23 febbraio, ed in base al calendario occidentale fa riferimento con data esatta dell'8 marzo.
Il governo, presieduto da L'vov, esprimeva realmente tutti i timori
Il governo, presieduto da L'vov, esprimeva realmente tutti i timori ed anche le debolezze dell'esangue borghesia russa: la paura del socialismo e la volontà di non rompere con lo zar definitivamente, con l'intento di instaurare una monarchia costituzionale, anche se lo zar aveva intanto abdicato. Tutto questo con un esponente unico socialrivoluzionario (Kerenskij). La cosa all'inizio funzionò, sia perché la guerra era ancora in corso e vi era la volontà di portarla alla fine, sia, specialmente in quanto le forze rivoluzionarie e socialiste erano divise tra loro e non ritenevano fosse giunto il momento di prendere il potere direttamente.
Verso maggio la situazione diventò grave
La situazione si fece grave verso maggio. La guerra andava male, i soldati volevano tornare alle loro case, mentre i contadini si davano al saccheggio, all'uccisione dei signori, all'appropriazione delle terre. Era intanto tornato nel mese di aprile Lenin dall'esilio svizzero. Lui espresse le sue celebri "Tesi d'aprile", con le quali propugnava una democrazia proletaria effettiva, fondata sul controllo del popolo, sui suoi rappresentanti ed, insieme, la fine dello Stato poliziesco. La pace infine era immediata.
Come avvenne la Rivoluzione di Ottobre
Una volta che la crisi fu superata, però i bolscevichi guardavano ormai ad un governo che fosse interamente nelle loro mani. Nel frattempo Kerenskij era riuscito a fuggire, e con l'aiuto delle truppe che stavano al fronte, minacciava un'azione armata. I socialrivoluzionari e menscevichi intanto protestavano per il colpo di Stato. La notte del 6 novembre (24 ottobre per i russi), ci fù in questo modo la terza rivoluzione, chiamata "Rivoluzione d'Ottobre", culminata nell'assalto al Palazzo d'inverno di San Pietroburgo. Il governo nuovo, capeggiato da Lenin, Trockij e Stalin, si occupò della riforma agraria nell'immediato.
Furono indette le elezioni per l'Assemblea costituente
I bolscevichi sembrarono venire a capo di ogni problema, in tale clima di incertezze: sconfitto Kerenskij, indissero le elezioni per l'Assemblea costituente. Il risultato fu però inaspettato. Siccome esse videro una vittoria netta dei socialrivoluzionari, sciolsero l'Assemblea appena si formò, denunciandola come "la roccaforte della borghesia", dichiarando la dittatura del proletariato.