La coscienza di Zeno: i personaggi

I personaggi del romanzo di Italo Svevo, La coscienza di Zeno: breve descrizione del protagonista Zeno Cosini, il padre di Zeno, Augusta e Carla

La coscienza di Zeno: i personaggi
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Introduzione

La coscienza di Zeno: personaggi principali
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Uno degli autori più importanti della letteratura italiana è senza dubbio Italo Svevo. Svevo ha profondamente influenzato la letteratura italiana con i suoi scritti, primi tra tutti "La coscienza di Zeno".

La coscienza di Zeno è un'opera nuova, che si discosta in modo marcato da quelli che erano i canoni dell'epoca e che segna una svolta nella letteratura italiana.

Il personaggio principale del romanzo, Zeno, è un uomo dall'aspetto precario, inetto e sempre in bilico tra dubbi e malattie.

Nella seguente guida faremo un'attenta analisi dei personaggi della celebre opera di Svevo. Vediamoli nel dettaglio.

Zeno Cosini, l'inetto sveviano

Non si può che partire dal protagonista. L'inetto per eccellenza, il “perenne malato", ci viene mostrato in tutta la sua vulnerabilità già dal principio, quando confessa le sue grandi difficoltà nel ricordare la propria infanzia.

Egli, infatti, finisce sempre per addormentarsi ogniqualvolta tenta di rivedere il suo passato. Subito dopo, si passa ad esaminare i motivi del fumo di Zeno: il suo più grande vizio.

Avendo cominciato a fumare già in tenera età a causa di un mozzicone di sigaro lasciato in casa dal padre, il nostro eroe tenterà di sconfiggere questo male con tutti i mezzi possibili, non riuscendoci mai. "L'ultima sigaretta" sarà per lui una specie di mantra, una formula che arriverà persino a riportare sui muri, pur di disfarsi di quest'abitudine.

Il padre di Zeno

Zeno non avrà mai un buon rapporto con il padre. La loro relazione sarà costellata da momenti di silenzio e incomprensioni, i quali culmineranno al momento della morte del genitore.

Non vi era alcuna stima tra i due: né da parte del padre, il quale, completamente disilluso riguardo alle capacità del figlio, arriverà perfino ad affidare ad un estraneo la ditta di famiglia; né da parte del figlio, che crederà sempre di essere culturalmente e intellettualmente superiore al suo vecchio.

La scena dello schiaffo, in tutta la sua ambiguità, rappresenta al meglio il loro rapporto. Zeno non riuscirà mai a comprendere il vero significato del gesto, torturandosi per tutta la vita nella ricerca del motivo che lo ha scatenato.

Sarà stata una punizione per una sua azione passata, o una semplice reazione inconscia dovuta alla malattia?

Augusta e Carla

Dell'opera fanno parte anche due personaggi femminili rilevanti, ovvero Augusta, moglie di Zeno, e Carla, una sua amante che prende sempre più importanza col proseguire della narrazione. Ed è proprio Carla a diventare da una semplice distrazione a una scottante passione.

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