Come analizzare Il Principe di Machiavelli
Introduzione
La grande opera letteraria chiamata Il Principe è un'opera cinquecentesca scritta dal grandissimo scrittore Niccolò Machiavelli, nato e morto a Firenze, in Toscana. Si tratta senza alcun ombra di dubbio di una delle opere complesse in circolazione mai scritte da nessuno perché è un trattato di dottrina politica, che riguarda soprattutto il delicato tema del principato. In oltre il grande Machiavelli in quest'opera espone tutti i numerosi tipi di modi per prendere il potere attraverso l'uso del principato e su come poterlo anche mantene. Poiché l'autore è molto complesso ed anche la sua opera di certo non scherza, avendo in essa molte ma molte difficoltà, ha fatto creare nel corso degli anni a seguire ai vari critici che hanno tentato di studiare la suddetta opera il termine di machiavellismo per poter indicare proprio qualcosa di molto complicato da interpretare, quasi contorto si può dire, in base alle teorie esposte dallo scrittore fiorentino nel suddetto trattato (l'aggettivo è machiavellico). Il libro è stato nscritto e suddiviso in ventisei capitoli. Nell'opera il grande Machiavelli descrive come deve essere il principe ideale: deve per prima cosa saper emulare il comportamento di coloro che lo hanno preceduto e che sono diventati grandi per questo; deve saper comandare egreggiamente un esercito adeguato perché solo con la guerra si ottiene la salvaguardia del proprio stato; deve essere saggio, prudente, simulatore, camaleontico. Tutti questi importanti attributi servono per poter contribuire a creare la figura di un grande principe dotato di virtù forte. Ecco una breve guida per spiegare ciò.
Virtù
La virtù è quella capacità indispensabile che permette al principe di relazionarsi con la fortuna: quando la fortuna, cioè gli eventi sia della vita e sia dello stato, mettono il principe di fronte ad alcune scelte importanti, se non cruciali, allora il principe può utilizzare l'arma della virtù, cioè l'energia, la forza, l'intelligenza, l'astuzia. Prima di poter analizzare queste caratteristiche però, Machiavelli si dedica ad elencare, uno per uno, tutti i vari tipi di principato esistenti e i vari modi per poterli ottenere. Egli infatti distingue: i principati ereditari, misti, nuovi, civili, ecclesiastici. Tutte queste definizioni sono in oltre accompagnate da alcuni esempi storici, che sono veramente molto importanti perché servono da esempio e servono per semplificare e spiegare ciò che egli vuole far capire a chi legge la sua opera.
Consigli di Machiavelli
Non ci sono solo esempi nella sua fantastica, ma ci sono anche alcuni importanti consigli: Machiavelli dà dei consigli utili all'aspirante principe su cosa fare per evitare di essere odiato dalle persone, sia che si tratti di persone potenti o meno, come condurre egreggiamente una guerra, come fuggire dagli adulatori ad esempio. Questo perché, come scrive egli stesso nella dedica iniziale a Lorenzo de' Medici, Machiavelli si propone di spiegare come arrivare al principato secondo le lezionie gli eventi del passato, apprese secondo lo studio della storia e degli eventi successi a grandi personaggi del passato, che è l'unico mezzo per capire e conoscere, e non rifare gli errori che gli avi hanno fatto. Il libro è stato censurato per anni dalla chiesa cattolica del tempo perché l'autore non cerca di nascondere che non ci sia un nesso tra etica e politica: il principe deve sembrare buono e magnanimo ma non deve per forza esserlo necessariamente.
Uno dei testi fondativi della moderna politica occidentale
Il Principe è considerato uno dei testi fondativi della moderna politica occidentale, ma anche della filosofia. Sebbene lo stile, a noi che non siamo vissuti nel 1500 possa sembrare troppo formale e complesso, lo stile e il lessico si rifanno soprattutto alla concretezza, alla capacità di creare immagini ed esempi.