Nel frattempo entra in gioco un altro eroe, Rinaldo, cristiano, che è cacciato via dal campo perché ha ucciso un altro crociato, Gernando, a causa di una calunnia subita. Un duello tra il cristiano Tancredi e il musulmano Argante diventa una battaglia generale tra le due parti, vinta dai cristiani grazie all'intervento di Rinaldo, che libera i prigionieri cristiani. Sarà però il vecchio Raimondo di Tolosa a proseguire il duello con Argante. Intanto Erminia, avendo assistito al duello da sopra le mura della città, si precipita dal suo amato Tancredi, indossando l'armatura di Clorinda, per curargli le ferite. Carlo raggiunge l'accampamento dei cristiani che intanto attendevano gli aiuti dell'esercito del Re danese, Sveno, il quale viene ucciso da Solimano, sultano turco. Intanto si sparge la (falsa) notizia della morte di Rinaldo, che, come detto sopra, aveva provveduto a liberare i cristiani prigionieri di Armida, tra i quali vi era anche Tancredi.
Intanto l'arcangelo Gabriele intercede, ricacciando i demoni nell'inferno, i cristiani con l'aiuto di una torre mobile tentano l'assedio di Gerusalemme, così Clorinda e Argante, pagani, lasciano le mura per incendiare la torre: Argante si mette in salvo, Clorinda no, e non avendo indosso la sua armatura viene uccisa per sbaglio da Tancredi, che ne soffrirà. I crociati lottano ancora con incantesimi e maledizioni, Rinaldo sarà l'unico a superarle, ma è prigioniero della maga Armida. Rotto l'incantesimo d'amore si allontana dal castello e raggiunge la selva e prosegue l'assalto contro Gerusalemme. Argante viene ucciso, Tancredi, morente per le ferite, viene curato e salvato da Erminia; Rinaldo uccide Solimano, poi incontra Armida ancora sofferente per l'abbandono, infatti vuole ucciderlo ma scappa e tenta il suicidio, ma lui la salva.
Goffredo uccide Emireno, capo dell'esercito egiziano che voleva riportare Gerusalemme ai pagani, ma Goffredo pianta il vessillo crociato pregando al Santo Sepolcro.