Introduzione
"I Malavoglia" è una delle opere maggiori di Giovanni Verga, uno dei maestri della narrativa novecentesca. Il romanzo è tutto imperniato sulla storia di una famiglia di pescatori siciliani, i Toscano (chiamati in paese "Malavoglia", da qui il titolo), e sulle conseguenze che in essa provoca il "progresso" come principio di allontanamento dall'idillio familiare e dalla condizione naturale dell'uomo, una condizione tutto sommato pacifica. In questa guida, cercheremo di fare una breve analisi de "I Malavoglia".
Occorrente
- Giovanni Verga, "I Malavoglia"
Cenni storici
Da una lettera scritta da Verga ad un editore si evince come già nel 1875 lo scrittore, probabilmente, avesse già iniziato la stesura de I Malavoglia (con il titolo Padron 'Ntoni) secondo il modello del . Successivamente, quando nel 1878 Verga aderì al Verismo, il modello precedente fu abbandonato e il tema della tragedia familiare fu ripreso in un modo radicalmente nuovo.
Verga lavora al romanzo dalla primavera del 1878 al luglio del 1880, ma in realtà continuò a correggere il testo anche nei mesi successivi, aggiungendo ad esempio la chiusura, pagine decisive.
La vicenda
La storia è incentrata sulla famiglia Toscano, nota in paese con il soprannome antifrastico di " i Malavoglia ": si tratta in realtà di gente laboriosa. La famiglia è composta dal nonno, padron 'Ntoni, possessore di una casa e di una barca, La Provvidenza), dal figlio Bastianazzo, dalla nuora Maruzza, detta Longa, e dai nipoti 'Ntoni, Luca, Alessi, Mena e Lia.
Padron 'Ntoni compra a credito una partita di lupini, indebitandosi con l'usuraio del paese. Durante il trasporto dei lupini, la barca fa naufragio e Bastianazzo muore.
Comincia un periodo di disgrazia e miseria. Quando la famiglia sembra riprendersi e Mena sta per fidanzarsi, la morte di Luca nella battaglia di Lissa, un nuovo naufragio della Provvidenza e il desiderio di evasione del nipote 'Ntoni al nord Italia ricacciano la famiglia nella disgrazia. Il vecchio 'Ntoni vende la barca per pagare i debiti. Il nipote cerca fortuna a Trieste; tornato più povero di prima, comincia a fare il predicatore di idee di eguaglianza e a frequentare l'ambiente del contrabbando. Per questo motivo, colto in flagrante durante il contrabbando, 'Ntoni uccide il brigadiere don Michele, pretendente di Lia. Il giovane 'Ntoni viene condannato a cinque anni di carcere. Lia, disonorata sia dall'omicidio che dalla previa relazione con Michele, fugge a Catania e si da alla prostituzione.
Finita la condanna 'Ntoni torna a casa ma, passata solo una notte nella Casa Del Nespolo, riparte, capendo di non poter vivere in una famiglia di cui ha violato le norme morali e in un paese che ora vede come un'oasi di tranquillità e serenità. Sopratutto dal momento che il Alessi, l'ultimo nipote di Padron 'Ntoni, si è riuscito a creare una famiglia propria rimanendo fedele alla morale del nonno.
Lingua e stile: analisi
Varie sono le peculiarità dello stile di Verga. Dalla lettura si nota come i luoghi non vengano " presentati ", e la stessa cosa si può dire dei personaggi. Tutto viene mostrato in azione, senza un precedente ritratto da parte dell'autore o un'introduzione esplicativa. La tecnica narrativa verghiana tenta quindi di far scomparire la prospettiva dell'autore ed assumere invece quella dei personaggi. E non solo dal punto di vista visivo, si parla proprio di prospettiva in totum. È come se il narratore popolare si rivolgesse ad una cerchia di altri popolari che abitano i suoi stessi luoghi e conoscono le stesse persone. La novità stilistica verghiana consiste nel riportare una fitta rete di voci narranti popolari. L'uso del discorso indiretto libero non è saltuario, ma organico alla narrazione. Le metafore e le similitudini si adattano al gergo dei personaggi; la lingua assume una prospettiva di versa da quella dell'autore e anche le idee proposte si plasmano sui personaggi. I preconcetti, la cultura e gli ideali non sono quelli di Verga, sono quelli delle persone di cui racconta. Addirittura la grammatica è volutamente modellata e " storpiata " per calzare a pennello nel quadro rurale.
Attraverso questi artifici, chiamati di regressione e straniamento, Verga intende adottare per tutta la narrazione un'ottica nuova, ed è questa una delle colonne portanti del Verismo.
Consigli
- Leggere il romanzo dandosi il tempo necessario poichè lo stile non sempre scorrevole può causare delle difficoltà di comprensione.