Negli anni passati, lo scrutinio finale deciso dal consiglio dei professori e dal preside, veniva accettato dalle famiglie, che si rimettevano nelle mani dei docenti e della loro professionalità. Negli ultimi anni invece, si è andata a creare una disistima e frequentemente i genitori ricorrono a contestarla davanti al giudice, nel caso di bocciatura del figlio o della figlia. Nella seguente guida, vediamo quali sono i casi che vengono presi in considerazione dai vari avvocati, per intraprendere questa strada giudiziaria.