Io partirei da un passo biografico su Italo Calvino.
Italo Calvino nacque a Cuba, a Santiago de Las Vegas, da genitori italiani, che poi si trasferirono nuovamente in Italia nel 1925, anche perché la pianificazione del ritorno era già stata impostata, e solo rimandata dopo la nascita di Italo. Al ritorno in Italia, la famiglia Calvino si stabilì in Liguria, a Sanremo, e dà a Calvino un'educazione laica, facendo sviluppare al piccolo anche un grande interesse per gli ambiti di carattere scientifico. Questa passione per le scienze, lo porteranno, nel 1941, a iscriversi alla facoltà di agraria, nella città di Torino. Durante la seconda guerra mondiale, e dopo l'8 settembre del 1943, Calvino partecipa alla resistenza nella zona delle Alpi Marittime, per poi scriversi al Partito Comunista e passare alla facoltà di Lettere, laureandosi nel 1947. Proprio a Torino inizia a lavorare per la casa editrice Einaudi, entrando in contatto con intellettuali come Elio Vittorini e Cesare Pavese. Quest'ultimo è stato il suo 'scopritore', facendo pubblicare presso Einaudi il suo primo lavoro, Il sentiero dei nidi di ragno. Nel 1956, dopo l'invasione sovietica dell'Ungheria, Calvino si allontana dal Partito Comunista Italiano. Nel 1964 si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con la cultura francese. Si avvicina a Roland Barthes, allo strutturalismo e a Raymond Queneau. La sua fama ormai è cresciuta e da lontano continua a seguire le vicende italiane. Calvino collabora con diversi quotidiani italiani e riceve anche il Premio Feltrinelli nel 1972. Nel 1980 torna con la famiglia in Italia e l'anno successivo presiede la giuria della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 1985 Italo Calvino viene colpito da un'emorragia cerebrale e morirà a Siena nella notte tra il 18 ed il 19 settembre.