I più antichi documenti italiani popolari, prodotti nel X secolo, sono in lingua dialettale e durante i successivi tre secoli gli scrittori italiani hanno scritto nei loro dialetti nativi. Durante il XIV secolo ha cominciato a prevalere il dialetto toscano, che si è contraddistinto sugli altri, soprattutto grazie alla posizione nel centro Italia della Toscana e del commercio aggressivo della sua città più importante, ovvero Firenze. Inoltre il dialetto toscano si discosta almeno in morfologia e fonologia dal latino classico armonizzandosi quindi meglio con le tradizioni italiane e proprio la cultura fiorentina ha prodotto i tre artisti letterari che meglio riassumono il pensiero italiano: Dante, Petrarca e Boccaccio.