Appunti di storia: l'era mesozoica
Introduzione
Nella storia quando si parla di Mesozoico ci si riferisce ad un periodo di circa 185 milioni di anni, compresi fra i 250 milioni e i 65 milioni di anni fa circa. Essendo un arco di tempo molto lungo, si suddivide in tre periodi: triassico, giurassico e cretaceo. Si sta parlando di un lasso di tempo dove l'uomo non era ancora apparso sulla terra, però il globo era comunque abitato da altri esseri viventi, fra tutti i dinosauri. Ecco alcuni semplici appunti sull'era mesozoica.
Le catastrofi
Se non è possibile per ovvie ragioni stabilire una data certa di inizio e di fine del periodo storico, abbiamo comunque due eventi naturali che hanno cambiato sensibilmente il clima e la morfologia del pianeta terra, che ne circoscrivono in maniera chiara il periodo. Il mesozoico infatti inizia con il ripopolamento del globo a seguito dell'estinzione di massa Permiano-Triassica, dove si estinse circa il 96% delle specie animali marine e scomparve circa il 50% delle famiglie animali esistenti. Le specie che sopravvissero divennero dominanti e ripopolarono il pianeta. Così, dall'evoluzione delle varie specie, nascono i dinosauri. Termina invece con l'estinzione del Cretaceo-Terziario, forse causata da un impatto astronomico, che debellò di nuovo la popolazione animale del pianeta, estinguendo il 50% delle specie viventi fra cui tutti i dinosauri che non volavano.
Il triassico
È il primo periodo del mesozoico ed è sostanzialmente un era di ripopolamento se si considera che meno del 5% degli organismi marini sopravvisse alla catastrofe. Un ripopolamento molto lento, soprattutto all'inizio, che parte dagli oceani abitati da un enorme numero di pesci, molluschi, conchiglie e crostacei. Una diversificazione tale che ha favorito l'evolversi delle varie specie, si vedono infatti i primi rettili, ancora non dinosauri, che sviluppano comunque un apparato respiratorio diverso dai pesci, come il "Placodonte Placodus". L'ambiente era comunque già abitato da rettili carnivori, simili a grandi lucertole come i Proterosuchus e da erbivori che vivevano in mandrie, come il Lystrosauro. Per quanto riguarda la flora vivevano delle specie vegetali adattate al clima arido del tempo, soprattutto felci e conifere.
Il triassico termina con una nuova crisi biologica condizionata da variazioni climatiche che ha portato all'estinzione di moltissime specie viventi.
Il giurassico
In epoca giurassica il super continente delle terre emerse inizia ad avere delle spaccature. Le terre si separano generando climi diversi fra una zona e l'altra, rendendo così anche comprensibile le diversità di specie animali a seconda delle zone a partire da quest'era e per tutte quelle successive. È il periodo dove dominavano i dinosauri, dei grandi rettili che abitavano i mari, la terra e i cieli. L'evoluzione, dettata da un cambiamento climatico che tende a essere più mite e umido ma soprattutto per la differenziazione geografica appena esposta, ha portato all'estinzione di molte specie. I mari diventano sempre più popolati da varie tipologie di squali e razze, ma è nella terra ferma e nei cieli che vi sono le novità più grandi. I cambiamenti climatici hanno favorito il proliferarsi della giungla, con l'aumento e la diversificazione del cibo sono aumentato le specie di dinosauri erbivori (esempio il Brachiosaurus) e si vedono i primi uccelli primitivi (esempio l'Archaeopteryx).
Il cretaceo
Se il giurassico può essere definita l'era dei grandi dinosauri erbivori, nel cretaceo sono i grandi rettili vertebrati carnivori, come il Tyrannosaurus rex, a raggiungere l'apogeo, arrivando a dimensioni mai viste. Solamente la catastrofe di fine periodo ne decretò la definitiva scomparsa, e si salvarono solamente alcune specie, per la maggior parte nate nel cretaceo. I mammiferi invece rimangono di piccole dimensioni, compaiono per la prima volta i mammiferi placentati, antenati degli odierni insettivori. Anche gli uccelli hanno vissuto una progressiva evoluzione, con ritrovamenti di antenati della specie del colombo, tutt'oggi esistente. Per quanto riguarda la flora invece possiamo dire che la vegetazione del cretaceo è molto simile a quella attuale, salvo tutte le specie monocotiledoni, che faranno la comparsa in epoche successive.