Appunti di psicologia della comunicazione
Introduzione
La psicologia è una disciplina piuttosto complessa e allo stesso tempo interessante che studia i comportamenti e la psiche umana. Studiarla richiede tempo e dedizione e anche molta pratica. Della psicologia esistono molte branche, ognuna con una specializzazione, ma che comunque richiedono lo studio del comportamento umano. Ultimamente ha preso sempre più piede capire come avviene la comunicazione e cosa si nasconde dietro ciò che ognuno di noi dice o fa quando comunica con il mondo circostante. La psicologia della comunicazione è una disciplina che, integrandosi con la psicologia sociale e quella cognitiva, si occupa di approfondire i meccanismi in base ai quali gli individui comunicano e i processi che sottostanno ad ogni forma di scambio comunicativo tra gli stessi. In questi appunti vediamo gli aspetti principali della studio della comunicazione da un punto di vista psicologico. Immergiamoci quindi più in profondità alla scoperta di questa intrigante materia.
Arte del comunicare
Comunicare significa "mettere in comunione", "condividere con altri", informazioni, messaggi e sentimenti. La comunicazione è un processo che coinvolge sia gli aspetti psicologici che quelli sociali. Tale processo, per attuarsi, prevede sei componenti: il messaggio che viene scambiato, l'emittente del messaggio, il destinatario dell'informazione, il contesto in cui avviene lo scambio comunicativo, il codice che identifica il sistema di riferimento in base a cui il messaggio viene prodotto e il canale, ovvero il mezzo attraverso cui viene trasmesso (la voce, la radio, la stampa, l'immagine, ecc.)
Watzlawick
Paul Watzlawick è fra gli psicologi che più si sono occupati di processi comunicativi. Nel suo "Pragmatica della comunicazione umana" (1967) enuncia 5 principi, riconosciuti come assiomi della comunicazione: non si può non comunicare (tutto e tutti comunicano. Anche il silenzio comunica); ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (le informazioni) e uno di relazione (il modo in cui vengono scambiate); le relazioni possono essere simmetriche (l'uno tende a rispecchiare l'altro) o complementari; la natura delle interazioni dipende dalla qualità delle "interruzioni" (come la punteggiatura) che attribuiscono significato diverso agli stessi messaggi; si può comunicare usando un modulo analogico (ad esempio tramite le immagini) e un modulo digitale (attraverso le parole, ovvero segni per rappresentare ciò di cui si intende parlare).
Fraser
Per Fraser, altro noto studioso della materia, i messaggi scambiati tra le persone sono portatori di informazioni circa la personalità e le emozioni di chi parla. Nell'interazione comunicativa divengono evidenti non solo le caratteristiche "oggettive" dell'individuo (provenienza geografica, età, livello di preparazione o socio-culturale) ma emergono anche gli stati emotivi dello stesso. Infatti, le parole sono sempre accompagnate da sistemi silenziosi dotati di un'ampia efficacia comunicativa e che sono in grado di rivelare atteggiamenti e disposizioni del soggetto nei confronti di una persona o di una situazione.