Appunti di procedura civile: il regolamento di competenza
Introduzione
La materia che andremo a trattare, per chi non ha sufficiente dimestichezza con l'argomento, potrà sembrare particolarmente ardua e di difficile comprensione. Tuttavia, se studiare giurisprudenza o se, comunque, avete necessità di conoscere l'argomento, procederemo col chiarire la natura, le modalità e i rischi del sistema nella maniera più concisa ed esaustiva possibile, elencandone i punti salienti. In particolare, quello che andremo a vedere attraverso dei brevi e semplici appunti, è il regolamento di competenza. Questo rappresenta un istituto descritto e regolato dagli articoli 42-50 del codice di procedura civile. Si tratta, essenzialmente, di un mezzo di impugnazione che può essere proposto dalla parte soccombente in seguito all'emanazione di una sentenza sul tema della competenza. Analizziamone ora la struttura e le caratteristiche principali.
Esistono essenzialmente due tipologie di regolamenti: un regolamento necessario ed uno facoltativo, descritti, rispettivamente, dagli articoli 42 e 43 del codice di procedura civile. Quello necessario è un regolamento valido per tutte le sentenze che hanno avuto modo di trattare esclusivamente la competenza, e il suo scopo principale è quello di poter saltare un grado del giudizio, andando così a velocizzare i tempi del processo, al fine di anticipare l'interdizione del tema della competenza. Quello facoltativo, invece, è proponibile per tutte quelle sentenze che si sono pronunciate sulla competenza e sul merito contemporaneamente; in questo caso, la decisione riguardo alla competenza potrà essere richiesta andando a impugnare quelli che sono i mezzi ordinari di impugnazione o appunto, il già citato regolamento.
Ma procediamo ora andando ad analizzare nel dettaglio tutte le sfaccettature di questo fondamentale nodo giuridico. Possiamo vedere che il comma 2 dell' articolo 43 dice che: se la parte sconfitta sceglie l'appello, non potrà avvalersi più del regolamento in questione, ma il legislatore gli lascerà aperta la sola porta dei metodi ordinari. Lo stesso articolo, inoltre, tenta di risolvere anche gli ovvi problemi di coordinamento che possono insorgere fra il regolamento facoltativo e i vari rimedi consueti. In questo modo possiamo renderci conto facilmente che l'impugnazione ordinaria vieta, a chi l'ha proposta, di poter mettere alla prova la sentenza regolamento che ha valore temporaneo. Qualora l'istanza di regolamento fosse stata avanzata prima dell'impugnazione, i limiti temporali per proporre quest'ultima ricominceranno a decorrere proprio a partire dalla trasmissione della sentenza che regola la competenza. Se, invece, la proposta avviene successivamente, il processo d'appello resterà fermo fino a quando non sarà la Corte di Cassazione ad aver preso una decisione concernente la competenza.
Vediamo ora di analizzare il comma 1 dell'articolo 48: questo si occupa di stabilire che tutti i processi per i quali viene richiesto il regolamento di competenza vengano sospesi per limitare la pericolosità dei meccanismi che possono scaturire dal regolamento di competenza sull'istanza di parte. La pericolosità si manifesta nel fatto che la parte che per la legge non ha diritto ad essere difesa perché colpevole, possa comunque andare a utilizzare i succitati meccanismi soltanto per poter ottenere facilmente la sospensione e il conseguente ritardo dell'emanazione della sentenza di condanna nei suoi confronti. Bisogna ricordarsi, inoltre, che su istanza di parte, il regolamento di competenza può essere adottato entro e non oltre i 30 giorni che seguono la comunicazione della sentenza stessa.