Gli europei e il loro rapporto con il classico: la classicità, soprattutto quella greca, era vista come una sorta di ?Età dell'oro?, in cui l'umanità era più felice di quella contemporanea e viveva a stretto contatto e in armonia con la natura, e il bene coincideva con la bellezza, sia fisica che spirituale. Questa ricerca di calma, di serenità e di un ideale di bellezza nitido non è però da intendersi in modo narcisistico: trovandosi nel pieno di guerre e di sconvolgimenti politici, gli europei cercarono piuttosto un punto di riferimento e di calma su cui fare affidamento nel pieno della crisi.Johann Winckelmann: fu un importante storico ed archeologo tedesco, che dopo aver visitato gli scavi di Pompei e di Ercolano, e percependone per primo l'importanza, propugnò una serie di precetti attraverso i quali illustrò le caratteristiche che doveva avere un'opera per essere considerata classica. La stessa doveva esprimere calma ed equilibrio, essere priva di passioni e di impulsi dettati dall'irrazionalità, e capace di rievocare la naturale semplicità delle opere classiche, soprattutto di quelle dell'età di Pericle.