Appunti di diritto: la situazione giuridica soggettiva
Introduzione
Anche se non studiamo diritto, non siamo interessati a fare studi giuridici e simili, è molto importante che ognuno di noi sappia e conosca abbastanza bene le nozioni basilari. Per esempio, cosa si intende per situazione giuridica soggettiva? In questa guida ci occuperemo proprio di dare alcune informazioni su questo argomento e cercheremo anche di essere piuttosto approfonditi così da dare informazioni molto utili anche a coloro che studiano questa materia all'università. Ecco quindi per voi alcuni appunti di diritto. Leggete l'articolo riportato in pochi e semplici passi per saperne di più su questo argomento.
Definizione
In diritto la situazione giuridica soggettiva, per definizione, è la posizione che un determinato soggetto, cioè una persona, assume nell'ambito di un rapporto. Ad esempio, nell'ambito familiare, si definisce situazione giuridica soggettiva la figura di padre, madre o figli, cioè il "ruolo" che ciascuno di essi ricopre all'interno del nucleo familiare e che prevede quindi diritti e doveri in base alla loro stessa posizione. In particolare i rapporti giuridici si modificano e si estinguono quando si verificano fatti tipici ai quali vengono collegati determinati effetti giuridici. Prima di tutto è importante spiegare che il soggetto a cui viene attribuita una situazione giuridica soggettiva, è chiamato 'titolare' della medesima, mentre si definisce 'giuridica soggettiva' una situazione sostanziale di interesse riferita ad un soggetto oppure ad un ente con la tutela dell?ordinamento giuridico. All'interno di questi ultimi, i soggetti sono portatori di posizioni soggettive e dobbiamo precisare che esse si possono dividere in 'attive' oppure in 'passive'.
Situazioni passive ed attive
Per quanto concerne le situazioni 'attive', è necessario specificare che si tratta di situazioni dette anche 'di vantaggio' identificate dall?ordinamento: si verificano nei confronti di soggetto per poterne tutelare l'interesse (potestà, interesse legittimo, facoltà, aspettativa) ed esse intendono attribuire una posizione favorevole al titolare, offrendo all?interesse di quest?ultimo una prevalenza nei confronti di altri elementi. Le passive, chiamate anche 'di svantaggio' si riferiscono all?imposizione di una determinata condotta (obbligo, soggezione, dovere, onere) e i manifestano quando provvedono ad assegnare una posizione sfavorevole al titolare, presumendo la subordinazione dell?interesse di quest?ultimo a quello di soggetti differenti.
Ad esempio, sempre facendo riferimento all'ambito familiare, la posizione di tutela dei genitori verso i figli è attiva, mentre la posizione dei figli, che dipendono giuridicamente dai genitori fino al compimento della maggiore età, è definita passiva.
Status giuridico e situazioni spontanee o coattive
È però opportuno specificare che si tratta di un concetto di situazione giuridica che deve essere tenuto separato da quello relativo allo 'status': infatti la situazione giuridica si riferisce a precisi rapporti mentre lo status indica una condizione da cui si sviluppano le situazioni giuridiche di cui abbiamo parlato nel passo precedente; per fare un semplice esempio, l?appartenenza ad una famiglia indica un determinato status che conferisce ad un soggetto un insieme di diritti ed obblighi.
Infine occorre precisare che la situazione giuridica può essere spontanea o coattiva, nel secondo caso prende questo nome, quando per far rispettare la situazione è necessario un provvedimento giuridico. Ad esempio, una situazione giuridica spontanea è quella che si crea nella famiglia naturale, dove i ruoli padre, madre, figli sono definiti spontaneamente, mentre un affido o una tutela di minore, sorgono in seguito ad un ordinamento giuridico e per questo motivo vengono definiti coattivi.