" A Zacinto", rappresenta un vero e proprio omaggio alla patria di origine dell'autore. Si tratta infatti della città Greca, che rappresenta l'attuale Zante, nonché la patria del Foscolo. Nella frase: " Né più mai toccherò le sacre sponde", possiamo trarre l'invocazione di rimpianto del poeta che, trovatosi in esilio, non può più fare ritorno in Grecia. Estremamente legato alla sua terra, Uso Foscolo ricorda l'infanzia trascorsa ed i bei tempi sereni. Analizzando l'espressione "ove il mio corpo... Giacque" risulta palpabile il legame con la Grecia dovuto in primo luogo per enfatizzarne la cultura. Infatti il poeta scrive:"... Da cui vergine nacque Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso". Questo è un esplicito riferimento mitologico a Venere, il cui nome latino risulta essere ciò che equivale al nome greco con cui fa riferimento ad Afrodite, la dea della vita, della sensualità, che per tradizione era nata in mare, "dal greco mar".