5 poesie sul pianeta terra
Introduzione
Le tematiche ambientali sono sempre più seguite dalle persone di tutto il mondo. In particolare, la sensibilizzazione verso il pianeta, rappresenta un argomento molto sentito, soprattutto in periodi come questo, dove fenomeni quali l'inquinamento e il disboscamento, stanno creando non pochi problemi al pianeta. Questa particolare attenzione, contribuisce fattivamente al miglioramento dell'ambiente e dell'ecosistema che ci circonda. Anche la lettratura non è rimasta insensibile a queste tematiche: sono infatti numerose le poesie che hanno per argomento il pianeta terra. In questa nostra guida, vi illustreremo le 5 più belle, quelle in grado di evocare nel lettore le suggestioni più forti.
"Versicoli quasi ecologici" di Giorgio Caproni
Nella sua poesia forse più conosciuta, Giorgio Caproni sembra lanciare il suo ideale grido di dolore. L'artista di "Versicoli quasi ecologici", nella sua ode, si raccomanda di non "uccidere" il mare, la libellula, il vento e tutti gli altri prodigiosi elementi della natura che popolano il mondo. "L?amore finisce dove finisce l?erba e l?acqua muore": così si esprime l'artista in questa sua struggente poesia, confermando come gli elementi naturali siano fondamentali per la tutela e la valorizzazione di ogni ecosistema. Quest'ultimo, continua Caproni, viene invece costantemente messo in pericolo dall'azione dannosa dell'uomo, che lo ferisce e lo depaupera senza rispetto alcuno. Azioni scellerate che, secondo il poeta, alla fine, sarà inevitabile non pagare a caro prezzo.
“Il vento” di Emily Dickinson
Tra le poesie più significative che trattano le tematiche ambientali, vi è senza dubbio "Il vento" di Emily Dickinson. Si tratta di un'ode che evidenzia le meravigliose caratteristiche dei principali elementi naturali, come la luce, il vento, la brezza o il caldo tepore mattutino. Il tutto si valorizza attraverso la magnificenza dei boschi, degli animali operosi come le api, che conferiscono ancora più anima ad un pianeta mai così riccamente abitato. Ed il trasporto emotivo che si prova, osservando questi autentici spettacoli della natura, secondo Dickinson, risulta accresciuto dal movimento del vento, che rende ancor più nobili e suggestivi i boschi, grazie al suo incessante movimento che ne valorizza il verde delle foglie. Da sempre, uno degli spettacoli del pianeta più belli.
“Cedi la strada agli alberi” di Franco Arminio
Franco Arminio è un poeta italiano che è sempre stato molto vicino alle tematiche ambientali e che riguardano il pianeta. La sua "Cedi la strada agli alberi" , sottolinea come il nostro pianeta abbia urgente bisogno di figure che lo tutelino e si prendano cura di lui, come contadini, poeti, gente che sa fare il pane e che ami gli alberi e riconosca il valore, quasi evocativo, del vento. In questa bellissima poesia, l'autore spiega come sarebbe auspicabile che venisse presto quello che lui definisce l?anno dell?attenzione. Attenzione verso la natura, l'ecosistema, il verde delle piante e della vegetazione, troppo spesso mortificata dall'incuria dell'uomo.
"Il cantico delle creature” di Francesco d’Assisi
Questa è senza dubbio l'ode più famosa di San Francesco, nella quale il frate esprime tutta la sua riconoscenza al Signore per aver pensato ad una natura e ad un pianeta così ricco di aspetti meravigliosi. Come l'acqua, la terra, i frutti variopinti, i fiori e l'erba. Il Cantico delle Creature rappresenta quindi un inno alla vita, un ringraziamento a chi ci ha donato, senza pretendere nulla in cambio, tutto questo. E, dunque, ecco un pensiero per l?aria e per il cielo. E anche per ogni stagione, ciascuna con le sue suggestive peculiarità. Versi molto toccanti, che ci esortano a rispettare il pianeta, anche attraverso piccoli ma significativi gesti quotidiani.
"L’incanto nei boschi senza sentiero" di Lord Byron
Lord Byron è un poeta che ha sempre dimostrato di possedere, al centro dei suoi pensieri letterari, il pianeta. La storia narra che l'artista fosse solito rimanere ogni volta estasiato dall'incanto dei boschi e delle spiagge solitarie. Ed è sotto queste eleganti suggestioni che è nato "L'Incanto nei boschi senza sentiero", una poesia che ci narra come vi sia un particolare incanto in quei luoghi sterrati e privi di sentieri, così come si provi un?emozionante estasi nell'ammirare una spiaggia solitaria. E di come, ancora, non vi sia nulla di più armonico delle onde del mare, nel loro rifrangersi sulla battigia. In questa poesia, l'autore ammette di amare più la natura degli uomini, e di come questa istintiva attrazione verso il pianeta gli consenta quasi di confondersi, idealmente, con l? universo. Una sensazione bellissima, in grado di ricondurlo fino all'ebbrezza provata nel corso della sua gioventù.