Gli insegnamenti che non interrogano le grandi questioni umanistiche, tipo la giustizia, la tolleranza o la felicità tendono a creare, se non riequilibrati attraverso altre conoscenze, i cosiddetti "uomini di fatto": esseri umani sprovvisti della capacità di riflettere, approfondire, discutere senza delegare il tutto a un ragionamento meccanico, incapaci di raffigurarsi nei problemi della vita umana in una realtà sempre più multiculturale.