"La bisbetica domata" è una commedia che risale al 1593, appartenente quindi al periodo definito come "sperimentale" per il poeta: al centro di quest'opera dalla comicità irresistibile, ricca di dialoghi spavaldi, caratterizzati da un linguaggio diretto, vi è Petruccio, avventuriero veronese che sposa la "bisbetica" Caterina, poiché attirato dalla sua ricca dote. In questa commedia, Shakespeare dimostra ed analizza con grande abilità la psicologia femminile del suo tempo: egli si oppone alle fredde regole sociali dei matrimoni combinati per interesse o prestigio delle famiglie e, nella figura di Caterina, ci mostra con ironia i conflitti interiori di una moglie domata dal matrimonio. Caterina mostra, al contempo, la sottile intelligenza femminile, il coraggio e l'ostinazione che la sorreggono nel rapporto difficile con Petruccio.