Come scrivere una relazione scientifica

Come fare una relazione scientifica perfetta: la guida passo passo con la struttura, la scaletta da seguire e alcuni consigli per evitare errori

Come scrivere una relazione scientifica
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Introduzione

Come scrivere una relazione scientifica
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La scienza è un settore che ci consente di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo sul mondo in cui viviamo. Grazie a ricerche ed esperimenti abbiamo modo di capire quali sono i vari meccanismi che regolano la vita quotidiana.

Per riportare i risultati di vari studi occorre necessariamente redigere un testo. Al suo interno vanno specificati tutti i passaggi della ricerca effettuata, con tanto di dati sensibili e considerazioni finali. Insomma, scrivere una relazione scientifica comporta la creazione di una struttura ben organizzata destinata agli addetti ai lavori.

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Il pubblico dei lettori di questo scritto spazia dagli studiosi che si trovano a lavorare nel settore alla gente estranea al campo di interesse.

Ancora prima di preparare l'elaborato, bisogna svolgere con estrema precisione il lavoro in laboratorio o in qualsiasi altro contesto di ricerca. Ogni dato va raccolto con criterio e incluso nel report, in modo tale da facilitare la comprensione al lettore.

Nel presente tutorial vedremo, dunque, come scrivere una relazione scientifica senza dimenticare dettagli importanti.

Organizzare la struttura dell'elaborato

Un buon modo per scrivere una relazione scientifica è organizzare con criterio la struttura dell'intero elaborato. Ovviamente è necessario prima raccogliere tutti i dati utili. Inoltre, bisognerà prendere appunti nel corso della ricerca o dell'indagine per poi sviluppare uno ad uno i concetti più importanti.

In seguito, con informazioni e report degli esperimenti alla mano si potrà procedere con l'organizzazione della struttura. La tecnica migliore per scrivere una buona relazione scientifica è quella di impostarla come se fosse un articolo. Sarà quindi preferibile suddividere l'elaborato in sezioni come titolo, autore/i e introduzione.

Dopo una breve premessa sullo studio effettuato, si passa all'esposizione della ricerca in tutti i suoi punti. Si aggiungeranno ulteriori considerazioni e discussioni e alla fine verranno esposte le conclusioni sull'intero lavoro. Una volta organizzata la struttura della relazione, si potrà finalmente cominciare a scrivere.

Scrivere il titolo e l'introduzione

Quando si inizia a scrivere una relazione scientifica, il primo elemento da considerare è il titolo. Esso dovrà essere alquanto conciso e al tempo stesso dovrà farci capire di cosa si parla nella relazione. Dopo aver stabilito quale titolo assegnare all'elaborato, si passa alla parte introduttiva. Qui occorrerà esporre brevemente i concetti contenuti nell'indagine. In pratica si fa un discorso generale come premessa, per poi entrare nel dettaglio sull'oggetto di studio che verrà preso in esame.

Per esperimenti che richiedono l'impiego di specifici materiali e occorrenti, è consigliabile aggiungere una paio di pagine esplicative. Queste conterranno una descrizione dettagliata degli elementi utilizzati per l'indagine. Verrà poi aggiunto un riferimento alla metodologia adottata per effettuare quella specifica ricerca. In questo modo si avrà un'idea più chiara sulle modalità che hanno portato all'ottenimento dei risultati inerenti all'indagine epistemologica.

Riportare i risultati della ricerca

Occupiamoci ora del corpus centrale appartenente alla relazione scientifica da scrivere. Qui bisognerà esporre con estrema precisione tutto il lavoro svolto. Verranno dunque esplicati i vari passaggi dell'indagine, gli strumenti utilizzati e i risultati ottenuti.

A tal proposito, si rivela utile aggiungere qualche riferimento grafico, come tabelle, istogrammi, quadri sinottici o figure.

Le illustrazioni e i dati statistici rendono il lavoro meno noioso in termini di lettura. Inoltre, spiegano in modo chiaro al lettore quelle parti della relazione che sembrano più ostiche e astruse.

Una buona relazione scientifica non è da considerarsi tale se prevede l'impiego del solo testo. Non si parla di aggiungere un grafico in ogni pagina, bensì di integrare le spiegazioni testuali con riassunti e resoconti sotto forma di immagini.

Scrivere una relazione scientifica vuol dire riportare per iscritto tutto ciò che si fa in laboratorio. Si tratta praticamente di raccontare il procedimento, come se si trattasse dell'episodio di un telefilm.

Le conclusioni

L'ultima sezione è quella decisamente più impegnativa. Non appena avremo terminato l'esposizione con il corpus della relazione, dovremo occuparci delle conclusioni. In questa sezione andremo ad effettuare una sorta di riepilogo, al quale verranno aggiunte delle considerazioni finali su tutto il procedimento relativo alla ricerca.

Questa parte della relazione scientifica rappresenta la deduzione di tutto il lavoro. Ovviamente non riassume in modo esauriente tutto l'iter esplicato nell'elaborato. Però raccoglie i punti salienti e li raduna tutti insieme per giungere ad una teoria.

Nella presente sezione occorre integrare i risultati avuti nello studio personale con quelli già accettati dalla comunità scientifica. Inoltre risulta indispensabile discutere le criticità riscontrate nel corso della realizzazione dello studio. Le conclusioni servono sostanzialmente a ricongiungersi concettualmente con quanto affermato nella parte centrale dell'elaborato.

Citare le fonti

Sembra scontato e banale, ma il passo conclusivo per scrivere una buona relazione scientifica è quello inerente alla citazione delle fonti. La sezione dedicata alle referenze è ciò che rende tale una pubblicazione. Sicuramente lo scritto si basa su considerazioni e teorie esposte da altri studiosi.

Una relazione prende sempre spunto da esperimenti e ricerche precedenti, dunque è giusto menzionare tutte le fonti e gli spunti raccolti.

I riferimenti bibliografici vanno inseriti alla fine della relazione e non dovrebbero mai superare le tre pagine. Questo perché una relazione può prendere spunto da altri testi, senza però citarli interamente. Altrimenti si tratta di un lavoro copiato e non è proprio il massimo per esporre le proprie teorie.

Le citazioni si possono inserire anche all'interno del corpus sotto forma di note a piè di pagina. In pratica, dobbiamo pensare che una relazione scientifica è un po' come una tesi di laurea o un trattato destinato alla pubblicazione. Non dobbiamo quindi trascurare alcun elemento.

Consigli

Non dimenticare mai:

  • di scrivere le diverse sezioni partendo dai materiali impiegati e dalle metodologie adottate;
  • di evitare di copiare interi passi di altri scritti. Piuttosto è meglio rielaborare alcune informazioni a proprio modo, citando le varie fonti consultate.

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