Come individuare un iperbato
Introduzione
La parole iperbato deriva dal greco hypèrbation, che letteralmente significa"passato oltre", ed è una figura retorica di inversione, ovvero prevede un allontanamento di una parola da un'altra alla quale dovrebbe essere vicina. Questa figura retorica spesso trae in inganno gli studenti nel momento in cui si trovano di fronte a una verifica. L'iperbato, infatti, è molto simile all'anastrofe, ed è facile che il professore possa porre una domanda nella quale venga chiesto di operare la distinzione tra le due figure retoriche. Queste figure retoriche, infatti, hanno molto comune e, prestando un pizzico di attenzione in più, possiamo individuare, riconoscere e distinguere l'iperbato dall'anastrofe. Nei passaggi successivi di questa guida, a tale proposito, ci occuperemo di capire come bisogna procedere per poter individuare facilmente un iperbato.
La definizione di iperbato
Cominciamo subito col capire quella che è la definizione di iperbato: l'iperbato è una figura retorica che consiste nell'alterazione del naturale ordine delle parole, attraverso l'inserimento di un segmento di enunciato nella frase. In sostanza, si avrà un iperbato ogni volta che si riconoscerà la presenza, nella frase, di una semplice inversione, integrata dall'inserimento di un inciso. Facciamo un esempio, per chiarire meglio cosa sia un iperbato: "e'l vago lume oltra misura ardea di quei begli occhi" (F. Petrarca): il sintagma di quei begli occhi costituisce specificazione del primo 'l vago lume; di cui, dunque, dovrebbe essere immediato seguito. Invece, tra i due segmenti di frase, viene inserito un inciso, oltra misura ardea. Questo è un iperbato.
La differenza tra iperbato e anastrofe
L'iperbato come l'anastrofe, fa parte della categorie di figure retoriche di parola e di pensiero, ovvero quando le parole vengono disposte nel verso con una tecnica particolare (figure di parole) riproducendo degli speciali effetti. Ma la questione vera e problematica la troviamo nel momento in cui il professore potrebbe chiedere qual è la differenza tra iperbato e anastrofe. In questo caso sarà necessario quindi capire come individuare un iperbato senza poter sbagliare.
Esempi di iperbato e anastrofe
Dunque ricordatevi che: nell'anastrofe si ha semplicemente un inversione del naturale ordine delle parole, senza che alcun ostacolo si ponga tra queste. Per esempio in Leopardi: Allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contenta (Canti, A Silvia, 10-11). Nell'iperbato invece, come abbiamo notato in principio, tale inversione si realizza proprio in virtù di un ostacolo, di un inciso che si frappone tra i segmenti invertiti. Ad esempio: «[...] ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; » (Alessandro Manzoni, Il cinque maggio).
Consigli
- Esercitarsi nel capire le differenze tra iperbato e anastrofe