Testo descrittivo: spiegazione ed esempi
Cos’è un testo descrittivo e come si fa? Spiegazione ed esempi del testo descrittivo, struttura e caratteristiche
Indice
Cos'è il testo descrittivo
Il testo descrittivo è quello in cui chi scrive mostra con le parole come è fatta una cosa (o una persona, o un animale, o un luogo) indicandone le caratteristiche, gli aspetti e le qualità che possono restituire un’immagine efficace e il più completa possibile di quell’elemento.
Gli scopi del testo descrittivo sono molteplici:
- informativo: far conoscere qualcosa a qualcuno;
- persuasivo: indurre il destinatario a valutare positivamente o negativamente l'oggetto descritto (nei testi pubblicitari omettono molte informazioni riguardanti l'oggetto, convogliando l'attenzione solo sugli aspetti che possono influenzare il lettore e che possono indurlo a valutare la cosa descritta in un modo piuttosto che in un altro);
- espressivo: trasmettere emozioni attraverso un uso particolare del linguaggio che ricorre frequentemente a espressioni figurate e a paragoni.
Testo descrittivo: caratteristiche
Il testo descrittivo è utilizzato in tutte quelle forme testuali in cui c’è bisogno, appunto, di descrivere qualcosa: trattati tecnici, opuscoli scientifici, guide, sequenze descrittive di opere letterarie.
La descrizione può essere fatta secondo due diversi criteri:
- oggettiva (impersonale): l'autore non esprime opinioni o impressioni personali, ma si limita a presentare una cosa (o una persona, o un animale) attraverso una serie di dati oggettivi, senza alcuna partecipazione emotiva;
- soggettiva (personale): l'autore presenta l'oggetto della descrizione raffigurandolo come lo vede e lo sente lui, e quindi filtrandolo attraverso le proprie opinioni e le proprie emozioni, per suscitare analoghe emozioni nel destinatario.
Testo descrittivo: struttura
Per quel che riguarda la struttura del testo descrittivo, abbiamo tre diversi “protagonisti”:
- referente (oggetto della descrizione);
- parti (elementi del referente); qualità (aspetti particolari del referente).
Per quel che riguarda invece la lingua, abbiamo:
- tempi verbali (presente e imperfetto);
- frasi brevi;
- indicatori spaziali;
- ricchezza e precisione dei termini;
- presenza determinante di aggettivi;
- utilizzo di linguaggio figurato e figure retoriche.
Le tecniche descrittive
Le tecniche descrittive stabiliscono il modo in cui si organizzano le parole della lingua per dare corpo alla descrizione, cioè per riprodurre l'oggetto descritto.
- Criterio della selezione:
- relegare alla fine o omettere il nome del referente;
- elencare solo alcune qualità o alcune parti del referente;
- ridurre o omettere le qualità del referente;
- ridurre o omettere l'elenco delle parti dell'oggetto.
- Criterio dell'ordinamento, dal generale al particolare o di tipo spaziale:
- dall'esterno verso l'interno;
- dall'alto verso il basso;
- dal punto di vista centrale agli elementi circostanti;
- da un primo piano allo sfondo;
- da sinistra a destra o viceversa;
- da est a ovest ecc. - Criterio sensoriale: la descrizione utilizza diversi organi di senso.
- Criterio del punto di vista: punto di vista fisso o da angolazioni diverse.
- Criterio comparativo: paragoni o contrapposizioni.
- Variazioni: oggetto da descrivere, destinatario e scopo.
Il testo espositivo
Diverso dal testo descrittivo, ma ugualmente ad esso collegato, è il testo espositivo. Questo tipo di testo non è altro che un testo in cui chi parla o scrive fornisce ai suoi interlocutori informazioni, dati e notizie per accrescere le loro conoscenze su un determinato argomento.
Viene utilizzato soprattutto per dare corpo a voci enciclopediche, testi scolastici, relazioni scientifiche, saggi, comunicati, cartelli, insegne, cronache, riassunti, relazioni, verbali, racconti oggettivi.
Lo scopo è quello di trasmettere informazioni in modo:
- chiaro;
- coerente;
- completo.
Le tecniche descrittive
La descrizione nel testo espositivo è sempre oggettiva, la struttura rigida. Le tecniche descrittive usate sono:
- criteri di organizzazione delle informazioni;
- ordine cronologico;
- enumerazione;
- successione causale;
- comparazione;
- definizione.
Per quel che riguarda invece l’uso della lingua, abbiamo:
- strutture sintattiche semplici;
- lessico specialistico;
- tempi verbali: presente indicativo;
- divisione in paragrafi;
- fotografie, disegni, cartine, schizzi e grafici;
- variazioni:
- lessico: specialistico o generico;
- scopo;
- situazione comunicativa: luogo in cui è pubblicato (manuale scolastico, saggio scientifico, enciclopedie, giornale) e destinatario (studente, curioso, specialista).